Alla richiesta di chiarezza e sicurezza nell’esercizio dell’Osteopatia, il Ministero della Salute italiano afferma da anni che gli atti osteopatici vanno considerati come atti sanitari. Tale è infatti l’indicazione che viene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ribadita dalla recente pubblicazione in tema di Strategie OMS 2014-2023 per la Medicina tradizionale.
Malgrado tali chiare idicazioni, l’attuale vuoto legislativo italiano genera ancora la precarietà dei cittadini di fronte ad un offerta di settore variegata e per lo più non controllata. Per tali ragioni, è stato avviato presso la XIIa Commissione del Senato italiano l’iter legislativo per il riconoscimento della figura professionale di osteopata come professionista sanitario indipendente (28.07.2014), unitamente alla definizione dei processi formativi più idonei, della costituzione dell’Albo professionale e dell’equipollenza dei titoli pregressi. Aggiorniamo in questa sede il riferimento del luglio 2015 all’Endamento Di Biasi al DDL omnibus, tratto da Quotidiano sanità: http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=29740
L’attuale dibattito attorno alla nostra figura professionale non può e non deve far perdere di vista la questione principale: l’Osteopatia è una professione utile e necessaria, autonoma e in attesa di riconoscimento in ambito sanitario. Così è stato definito dall’OMS e dalla Commissione Europea; così è già stato realizzato in molti altri Stati. A dimostrazione dell’intento rendiamo noto qui di seguito l’intervento pubblico del Direttore IEMO, sempre del luglio 2015: http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=29769
Noi riteniamo che questa sia la fase per collaborare con le Istituzioni allo scopo di favorire una riforma professionale a garanzia dell’ esercizio disciplinato dell’Osteopatia. Analoga riconoscibilità andrà garantita alla formazione degli osteopati, al termine di un percorso di studi compatibile ai riferimenti europei legittimati.
La stessa giurisprudenza nazionale, che non riscontra nell’esercizio dell’osteopatia il reato di abuso di arte sanitaria, rende inderogabile la necessità legislativa in materia per garantire la sicurezza degli utenti e gli standard migliori per l’esercizio dell’Osteopatia in ambito sanitario.
Di conseguenza, appare non più rinviabile una regolamentazione dell’Osteopatia come nuova professione sanitaria, con proprio Albo professionale di riferimento. E per partecipare al processo decisionale, a nostro avviso, è indispensabile che i professionisti attestino prima possibile la propria identità nei rapporti formali con i pazienti e con il fisco italiano, ovvero possiedano adeguata partita IVA e dichiarino i propri redditi in qualità di Osteopati D.O..
Di conseguenza, le stesse associazioni di categoria potranno riferirsi ai soli osteopati tracciabili per conseguire più credibile rappresentatività. Infatti, per quale ragione lo Stato dovrebbe regolamentare l’Osteopatia come nuova professione se chi pratica tale attività si dichiari medico, fisioterapista o massaggiatore, negando in tal modo il ruolo professionale autonomo dell’Osteopatia?
In tal senso e a favore della trasparenza si attua la nostra disponibilità verso le Istituzioni nazionali. Recente testimonianza di questo impegno è stato il contributo determinante fornito dall’ Istituto IEMO presso l’Ente Nazionale di Unificazione a sostegno della norma europea CEN, come applicazione concreta per l’integrazione sanitaria dell’Osteopatia in tutta Europa.
Sempre in tal senso, e non a caso, è da interpretarsi il conseguimento da parte dell’Istituto IEMO dell’ unica autorizzazione ministeriale italiana per l’insegnamento della Medicina osteopatica, nonché il proprio accreditamento ECM per la formazione dei professionisti sanitari che seguono gli specifici corsi organizzati dall’Istituto. Trattasi, senza dubbio, delle migliori garanzie attuali per gli studenti iscritti, anche e soprattutto nella prospettiva della prossima regolamentazione nazionale della professione di osteopata.
IL SENATO APPROVA IN PRIMA LETTURA L’ISTITUZIONE DELLA NUOVA FIGURA SANITARIA DI OSTEOPATA – MAGGIO 2016(CFR. TESTO)